mercoledì 21 gennaio 2009

PUNTO BIANCA DIESEL 1.7

Sono caduto dalle nuvole e mi sono sbucciato un ginocchio. E mi sono sentito patetico come i comici della tv che fanno battute sui testi delle canzoni italiane. Ma già da prima mi capitava di piangere a crepapelle. Che la tristezza che qualcosa finisca vince sempre sulla gioia che tale cosa sia iniziata. E tutto finisce prima o poi. Domicilio tra le nuvole incluso. Già lo sapevo da prima. E per questo mi capitava di piangere a crepapelle. Però quei giorni erano fatati. E talvolta tutto assumeva una proiezione atemporale. Allocazione indefinita. Contorni malleabili. La mia Punto bianca diesel 1.7 del 95 era come un bunker di cemento armato e finestrini anti-proiettile dove noi trascorrevamo i pomeriggi musicati da un obsoleto stereo a cassette, al riparo da un'indefinita guerra mondiale. E fuori, fuori le bombe.

Nessun commento: