martedì 17 febbraio 2009

A FORZA DI STORCERE IL NASO ME LO SONO FRATTURATO

Saliamo anche noi tre metri sopra il cielo a bordo del tuo magico tappeto volante e facciamo una strage di coppiette stupide e banali. Poi ci sdraieremo su qualche panchina. E per noi sarà anche meglio di un divano. E lì costruiremo mille aeroplanini di carta. Per sentirci degli ingegneri aerospaziali. Ma per colpa di qualche broglio elettorale non voleremo. Allora tu vorrai andare a casa. E io tornerò a sorridere col contagocce. E stavolta storcerò il naso così forte da fratturarmelo. E i sassi diventeranno biodegradabili quando saranno investiti dalle mie lacrime. Sarà come se il mondo deragliasse dalla sua orbita. Perchè il freddo sarà glaciale. E l'unica cura per il mio male sarà una bara. Allora andrò a dormire anche io. E se domani ti dovessi svegliare stanca, sarà perchè ti ho sognata tutta la notte. E domani ti dirò solo che ieri sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso. E non per la frattura scomposta del giorno prima.

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