venerdì 6 marzo 2009

tanto agli effetti speciali ci penserà George Lucas...

Una volta in circa due minuti ho buttato tre anni netti di vita. Poi generosamente hai perdonato le mie azioni. Le mie azioni che sono cattive. Proprio come quelle della Telecom. Con la differenza che non sono quotate in borsa. E tu le hai perdonate. Che tanto ci sono voluti ventinove morti per costruire il ponte di Brooklyn. E sei arrivata come un decreto-legge. Adottato in casi straordinari di necessità e urgenza. Con effetto retroattivo. Hai abrogato il mio passato. Disciplinato il mio futuro. E io ti ho convertita in legge. Senza di te il caos. E per convenienza ti porto sul palmo della mano sinistra. E ti sei sdraiata lungo la linea del destino. E andremo a trenta miglia dalla costa. Lontani dalla gittata massima dei cannoni. Così potrò regalarti tutte le rose che ti avrei voluto mandare. Senza essere colpevole. E se ci avanza un po' di tempo voleremo sopra le nuvole. Così non ci pioverà più addosso. Non so ancora come. Tanto agli effetti speciali ci penserà George Lucas. Gli effetti speciali dei tuoi sogni. E dei tuoi sorrisi cronici.

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