giovedì 2 aprile 2009

IMPERATORE del regno vegetale

L'ozio con nonchalance riempie il vuoto di questi giorni. Anzi, ne svuota il pieno. E mi proclama imperatore del regno vegetale. Che il tempo se la prende comoda. Con tutta la sua disciplinata pigrizia. E io sono in evidente inferiorità numerica per sconfiggere i millequattrocentoquaranta minuti giornalieri. Anche combattendo con tutta la mia buona-volontà-made-in-china. Diluisco allora l'anima con le lacrime. Sperando che la pesantezza di questa aria odierna la schiacci più in fretta. Anche Satana potrebbe commuoversi adesso. Ho percorso una lunga strada asfaltata a senso unico. E ora mi trovo davanti ad un bivio. Con due divieti d'accesso all'entrata. Nessun paracadute per la mia autostima. Vorrei solo non sentire il freddo anche a luglio. E il suono della massa che parla. Che tanto poi è solo un la bemolle.

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