mercoledì 12 agosto 2009

CAFFEINA NEI SONNIFERI

Perso in questi pomeriggi troppo emo, immagino i tuoi occhi simulare un tramonto. Forse ho un cuore di troppo. Forse, come le mezze stagioni, non esisti più. Forse morire sarà meno bello del previsto. Fatto sta, se il mio olmo fosse ancora vivo, mi sputerebbe in faccia. Non sono più lo stesso ormai da quando è entrato in vigore l’euro. Il cielo non è più il cerotto per le ferite sul mio cuore. La clessidra continua a scorrere e le pagine da leggere sono sempre di più. L’estate proprio non vuole finire, sotto il ritmo delle cicale che per l’occasione intonano un gotic. E nelle serate modificate etilicamente, ho trovato il volto di un amico sorridente nello sterzo della mia macchina. Com’è difficile restare calmi e indifferenti mentre tutti intorno fanno rumore (me lo hai insegnato proprio tu, olmost blue, ricordi?). Nel tentativo di essere normale sono completamente diventato pazzo. Ora vorrei solo strappare gli occhi a tutti quelli che ti guardano. Chissà con che diritto poi. Ingoierò un ramo d’ulivo per raggiungere la pace dei sensi. Amo. Ed è il mio più grande limite.

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