giovedì 12 novembre 2009

"Noi non crediamo in niente, Lebowski"

Se ci trovi un castello delle favole puoi anche mettertelo in tasca, tanto non c’è il rischio che in quella fiaba ci sia anche io. L’intolleranza al cacao mi ha portato via da una vita troppo simile ad una scatola di cioccolatini. E col tempo anche il miele diventa muffa. Ricordo il tuo entusiasmo da delfino mentre scappavamo dai nostri mostri di Loch Ness. Affrontavamo un’era glaciale senza giacchetto, tu con una felpa nera e io vestito di pelle d’oca.
E di tutti i miei difettosi pregi.

Non ho passato la revisione, mi farò rottamare, che tanto funziono male, respirare mi ha fatto venire il fiatone. Le nostre preghiere che non si realizzavano mai, forse perchè non abbiamo pagato i diritti d’autore a dio. Scavando buche nel nostro passato solo per cercare qualche rimasuglio di felicità sul fondo. E ora puoi anche festeggiare, ma la ciliegina della torta l’ho rubata io. L’ho messa insieme a tutti gli orizzonti in scatola che sognavo per te.
E insieme a tutti i miei pregiati difetti.

3 commenti:

gea's dream ha detto...

raccontar(si) favole inventate è quasi più facile che mentire. la bellezza sta nell'averle vissute davvero, il coraggio nel saperle ancora ricordare e raccontare, per quanto faccia male. la forza nel crederci ancora, nel sapere che torneranno.
'cos it reallyreallyreally could happen.

però baaaasta ascoltare vasco brondi eh.
e soprattutto non osare MAI PIU' dire che tu non scrivi bene.

ç_ç

Il Dramma Delle Scale Mobili ha detto...

NOI NON CREDIAMO IN NIENTE GEA

Anonimo ha detto...

Prendila come viene, dude, so che lo farai.