giovedì 5 novembre 2009

SIAMO DIVENTATI SPAZI PUBBLICITARI

Se dormivo in piedi, stavo senz’altro facendo bei sogni e la neve mi aiutava a dimenticare questo inferno e allora ridevo bene anche se non ridevo per ultimo. Cercavo un qualche tipo di saggezza molto astratta per colmare i vuoti della mia ignoranza. Una testa piena di domande e un insegnate nell’anima. E mentre sognavo di essere un marinaio in un oceano di clorofilla, mi sono trovato ad essere un pirata senza vascello tra persone che sono spazi pubblicitari. Tra vincitori che usano droghe. Tra cervelli malati di fimosi che non riescono ad uscire da una scatola cranica. E se dormo in piedi sto senz’altro avendo incubi. La naturale trasformazione da anima in piena ad anima in pena. Prestando attenzione a morire un numero dipaspari di volte per scaramanzia.
Ora a sorridermi è solo una U con la dieresi.
E certe volte mi mancano mamma e papà.
Ci ho messo una vodka sopra.

"Scusate, stavo avendo un flashback."

2 commenti:

Coriiiiiiiii ha detto...

A sorriderti ci sono anche io, insieme alla U...

Il Dramma Delle Scale Mobili ha detto...

:)