giovedì 20 gennaio 2011

anche se avessi avuto la pelle di un colore inconsueto saresti stata bellissima

Nella tua stanza fa troppo caldo perché sei il sole. E quando i tuoi raggi incontrano le mie lacrime nascono arcobaleni. Sono lì, proprio nei miei occhi, ed è in quel momento che tutto diventa una carezza. I temporali sono canti d’usignolo. Le sirene dell’ambulanza sinfonie di Beethoven. Allora spremi le tue emozioni come tubetti di tempera che poi colorano il mondo. E sei sempre lì. Capitale del mio stato mentale.
Circa un anno fa sono quasi morto annegato.
Oggi vivere è il mio hobby preferito.

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