Sono stanco. Tanto stanco. Anche il mio teschio ha le occhiaie. E non ghigna. Perchè le risate sono per i bugiardi. Per il buon viso a cattivo gioco. Per i risentimenti isterici. Per i bambini piccoli. Per i bottini nascosti dal corsaro nero. Che poi cosa cazzo avrà mai da ghignare un teschio non l'ho mai capito. Non è solo una schifosa faccia scheletrita ed imputridita? Forse ghigna perchè la morte non è poi tanto male. Io il mio teschio lo immagino sostanzialmente triste. Con la bocca a forma di U rovesciata. Lo vedo imbarazzato per non poter più nascondere sotto le labbra i denti macchiati dal fumo e dall'alcool e dal caffè e dalla paura innata per il dentista, mentre fallisce goffamente nell'ennesimo tentativo di impigliare le sue costole alle tue. Lo penso deriso da tutti i miei scheletri nell'armadio. Abbandonato anche dai vermi che una volta gli facevano compagnia mentre si saziavano col suo intestino avariato. Frustrato per non poter notare allo specchio con i suoi occhioni azzurri che furono i chili di troppo finalmente andati. Che non riuscirebbe nemmeno più a guardare te e che allora vorrebbe spararsi sulla tempia. Ma senza cartilagine non riesce neppure a premere il grilletto.
Proprio non riesco a immaginarmelo che ghigna.
Forse non ho la mentalità del pirata.
Mi farò cremare.
giovedì 11 dicembre 2008
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